Disinvolto e battagliero in campo, timido e umile nella vita. Così appare David Mounard, francese con passato in Belgio, che Coccimiglio a Caruso sono andati a scovare nei paesi bassi. Prima di cominciare l’ intervista si scusa con noi per il suo italiano ancora non perfetto, ma nei suoi occhi si legge subito la convinzione di chi vuol svolgere un ruolo da protagonista.
David Mounard, 23 anni, da Mons a Foggia. Come hai vissuto questi primi mesi in Capitanata?
Bene, molto bene. C’ è un’ ottima squadra, bei tifosi, un bellissimo stadio. Davvero non potevo scegliere di meglio.
Come ti senti atleticamente a poche settimane dall’ inizio del torneo?
Mi sento in forma, sono a posto fisicamente, frutto anche di un’ ottima preparazione.
Mister Giannini ti ha subito inserito tra i possibili titolari, come ti trovi a lavorare con lui?
Bene, Giannini è un buon allenatore, sempre disponibile e al servizio del gruppo.
Anche se il campionato ancora non è cominciato, sin ora hai trovato differenze tra il calcio belga e quello italiano?
Ancora non lo posso dire perché il campionato ancora non è iniziato, in ogni modo mi pare di vedere un maggiore tasso tecnico.
La folta colonia italiana che milita nelle formazione del Mons ha fatto si che il tuo inserimento nel nostro paese fosse meno difficoltoso?
Sicuramente star a contatto con italiani come Scarchilli, Mirri, Malusci e Cardascio e in più mister Brio, mi hanno mostrato in parte la mentalità italiana. L’ unico rammarico, specie adesso che sto imparando l’ italiano, e che parlavano tutti in perfetto francese.
Parliamo ora di Mounard e la città: come ti trovi qui a Foggia?
Bene, anche se a dir il vero l’ ho vista poco. Mi hanno detto che dopo gli allenamenti devo riposare, quindi appena finisco la seduta torno subito a casa.
Che cosa vorresti ottenere da questa esperienza a Foggia?
Fare un buon campionato con la squadra.
E un tuo obiettivo personale?
No, per ora non ne ho, mi interessa solo fare bene col Foggia.