Serviva un lampo nell’opaco mercoledì foggiano che ha visto protagonisti allo Zaccheria il Foggia di Marco Marchionni, reduce da due sconfitte consecutive contro Palermo e Paganese, e l’arcigno Monopoli di Giuseppe Scienza, ancora a caccia di un piazzamento Play-off. Lampo che è arrivato, si può dire a ciel sereno, ad una manciata di minuti dal termine della gara, quando il fantasista beneventano Alessio Curcio ha tirato fuori dal cilindro l’ennesima perla della sua fantastica stagione con un calcio piazzato dai venti metri che è piombato dritto dritto sul secondo palo alla destra dell’incolpevole portiere avversario. Una pennellata d’autore, che ha consentito ai satanelli di raggiungere la fatidica quota dei cinquanta punti e di ipotecare una volta per tutte la zona Play-off, insperata ed impensabile ad inizio stagione.
Quella dei ragazzi di Marchionni, a dire il vero, non è stata una prova indimenticabile. Simile, per certi versi, a quella vista domenica scorsa e finita nel peggiore dei modi contro la Paganese, la partita ha avuto una prima frazione di gioco del tutto insapore, in cui nessuna delle due squadre è riuscita a creare grattacapi alla difesa avversaria né a tessere trame di gioco quantomeno interessanti. La musica è cambiata, leggermente, nella ripresa, quando alla girata del solito Curcio, che per poco non trova l’angolino, ha risposto il tentativo in diagonale del cosentino Orlando Viteritti, respinto con sicurezza dall’estremo difensore Fumagalli.
Match che procede senza particolari acuti fino al gol targato Curcio che, inutile sottolinearlo, si dimostra ancora una volta il più in palla dei suoi. Buona prova anche da parte del giovane centrale di difesa Gioacchino Galeotafiore che, schierato come terzo di sinistra da Marchionni, si fa trovare pronto in diverse circostanze sulle incursioni dalla destra degli esterni avversari, sostenuto in più di un’occasione dal compagno Di Jenno, anche lui autore di una buona prestazione sulla fascia.
Meno propositivi rispetto ai succitati, Rocca, schierato mediano basso per sopperire alle tante assenze in quella zona di campo, e i due incursori Vitale e Garofalo, mai realmente pericolosi in avanti e poco lucidi nella gestione del possesso palla. In linea di massima la fotografia che ci ha offerto il match di ieri è quella di una squadra stanca, sfibrata probabilmente dalla recente bufera covid e dalle tante partite ravvicinate. Quello che tutti a questo punto ci auguriamo è che la matematica qualificazione agli spareggi promozione possa essere un propellente per la squadra di Marchionni, in grado di alleggerire, mentalmente oltre che nelle gambe, i ragazzi, in vista delle ultime due gare di Regular Season e del “dentro o fuori” del 9 maggio.